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sabato 9 aprile 2011

Effetti delle Radiazioni sull'Organismo - I Pericoli radioattivi a cui siamo esposti ogni giorno

LA DOSE DELLE RADIAZIONI IN RAPPORTO AL TEMPO DI ESPOSIZIONE

effetti somatici stocastici (fenomeni che si evolvono nel tempo in maniera casuale)
  • Non richiedono il superamento di alcuna dose-soglia
  • Sono a carattere casuale
  • ll rischio aumenta con la dose assorbita
  • Gli effetti si manifestano solo dopo lunghi periodi dall’irradiazione
effetti somatici non stocastici
  • Compaiono solo al superamento della dose-soglia
  • Il superamento della dose-soglia comporta l’insorgenza dell’effetto su tutti gli irradiati
  • Periodo di latenza breve
  • Aumento della gravità con l’aumentare della dose
LA FONTE D’IRRADIAZIONE
irradiazione esterna
·  Dovuta a sorgenti esterne al corpo 
irradiazione interna
·  Materiale radioattivo che penetra nell’organismo attraverso ferite, per inalazione, per ingestione o attraverso la cute.
 
LA SENSIBILITÀ SPECIFICA DEI TESSUTI

tessuti con più elevata radiosensibilità
·  Sono i più ricchi di substrati cellulari in riproduzione quali i tessuti emopoietici, linfoidi, epiteliali, enterici e riproduttivi o quei tessuti poco differenziati nei quali le cellule non hanno ancora raggiunto il loro livello finale di specializzazione funzionale
 
tessuti con minore radiosensibilità
·  Sono i tessuti più differenziati quali i tessuti muscolari, nervosi, epatici, renali, cartilaginosi e ossei.
 
Se esposti a radiazioni ionizzanti, le cellule ed i tessuti subiscono danni irreversibili.

L’energia della radiazione reagisce con qualsiasi materia venga in contatto. Forti radiazioni possono causare, alle cellule, alterazioni fisiche e chimiche in quanto l’assorbimento di detta energia inibisce la sintesi del DNA bloccando il processo di riproduzione cellulare.

Le alterazioni chimiche indotte da radiazioni nel protoplasma cellulare possono creare lesioni al nucleo della cellula ed ai suoi cromosomi. Il sistema cellulare può porre rimedio a una parte di queste lesioni, ma alcune cellule lesionate possono anche sopravvivere pur con una limitazione della loro normale funzionalità.

Queste lesioni che si possono verificare a seguito di radiazioni ionizzanti provocano mutazioni, tumori, accorciamento della durata della vita, sterilità ed anche problemi al cristallino; possono inoltre essere più elevate aumentando il grado di ossigenazione, in quanto i tessuti poco ossigenati sono più resistenti all’azione delle radiazioni.

Nel caso in cui le radiazioni uccidano alcune cellule, vi sono tessuti in grado di rigenerarsi e sostituire le cellule morte nel giro di pochi giorni.

Ad alti dosaggi la percentuale di cellule uccise è molto alta, tanto che l’interruzione della funzione fisiologica può essere fatale. I decessi dovuti ad elevate quantità di irradiazioni si dividono in quadri sintomatologici che fanno riferimento a fattori come la dose totale, le lesioni ad organi e tessuti di primaria importanza ed il tempo intercorso tra l’esposizione all’irradiazione e la morte del soggetto. Questi elementi vengono classificati a seconda che il danno si verifichi a livello del sistema nervoso centrale, all’apparato gastrointestinale o al midollo osseo, oppure che le alterazioni mutagene (come nel caso del cancro) si verifichino a distanza di molti anni dall’episodio dell’irradiazione.

La gravità delle lesioni e il periodo di tempo necessario perché queste si manifestino sono in rapporto alla quantità totale della radiazione subita, al periodo di tempo in cui è stata assorbita ed alla quantità dei tessuti irradiati.

Un’irradiazione breve ad alta energia per un periodo che può variare da pochi minuti ad un’ora, è mortale per gli esseri umani nel 50% dei casi in conseguenza dei danni che subisce il midollo osseo.

Se la stessa quantità fosse distribuita nell’arco di un mese, il decesso non si verificherebbe nel giro di pochi mesi, ma la durata della vita del soggetto sarebbe accorciata di parecchi anni. 

ORGANI INTERESSATI DALL’ACCUMULO DI RADIONUCLIDI


ORGANI
RADIONUCLIDI
TEMPI DI DIMEZZAMENTO
TIROIDE
IODIO – 131
8 giorni
MILZA
POLONIO – 210
138 giorni
RENI
RUTENIO – 106
1 anno
OVAIE
IODIO – 131
8 giorni

COBALTO – 60
5 anni

CRIPTO – 85
10 anni

RUTENIO – 106
1 anno

ZINCO – 65
245 giorni

BARIO – 140
13 giorni

POTASSIO – 42
12 ore

CESIO – 137
30 anni

PLUTONIO – 239
24000 anni
MUSCOLI
POTASSIO – 42
12 ore

CESIO – 137
30 anni
POLMONI
RADON - 222
3,82 giorni

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